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appunti di numismatica romana 347

medaglioni contro una tanta esuberante abbondanza di monete per ricordare uno dei fatti più importanti e più salienti dei costumi romani, il fatto anzi che era il suggello definitivo della vita e che parrebbe il più degno d’essere ricordato e tramandato alla posterità?

L’Augusto, che assunto al trono imperiale, commemorava il divo antecessore o la diva Augusta o un divo Cesare con tanta profusione di monete d’oro e d’argento e di bronzo, e lo faceva evidentemente per diffondere la notizia del fatto fra tutti gli strati sociali, perchè non lo commemorava egualmente coi medaglioni, nei quali pare anzi che l’idea della commemorazione dovesse essere specialmente incarnata?

Perchè non un solo medaglione di metallo nobile fu coniato a tale scopo e quelli di bronzo che ci rimasero sono così straordinariamente rari?

È ben vero che di alcune Auguste e di Faustina in ispecie si può dire che, se mancano i veri medaglioni di Consacrazione, ossia quelli col motto CONSECRATIO, ve ne sono però molti quasi equivalenti; ma questo non si può dire della grandissima maggioranza degli Augusti, delle Auguste e dei Cesari passati nel numero dei Divi. Potrebbe forse essere stata l’adozione stessa del tipo della Consacrazione nelle monete ufficiali che sconsigliò la commemorazione di tal fatto nei medaglioni? Questo ragionamento però non reggerebbe per tutti gli altri avvenimenti, che troviamo raffigurati tanto nelle monete che nei medaglioni. Resta quindi il problema, il quale mi sembra interessante, ma non per questo facile ad essere risolto. Da parte mia mi accontenterò d’avere avvertito il fatto, confessando che una