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344 francesco gnecchi


Da questo prospetto risulta che Medaglioni in oro e in argento di Consacrazione non esistono, o per lo meno non si conoscono, e che in bronzo cinque soli sono conosciuti. Noto poi che, mentre nelle monete di ciascun metallo la Consacrazione è rappresentata ben raramente da un solo tipo e sovente da moltissimi, nei cinque medaglioni non possediamo che un tipo per ciascheduno, e sono i seguenti:

Il primo in ordine cronologico è quello di Faustina Madre appartenente al Gabinetto di Vienna e descritto al N. 123 di Cohen, il cui rovescio colla leggenda CONSECRATIO rappresenta Faustina colla Vittoria in biga al galoppo. Faustina tiene il frustino, la Vittoria le redini.

Il secondo è di Antonino Pio e appartiene al Gabinetto di Francia. Colla medesima leggenda CONSECRATIO rappresenta Antonino trasportato da un’aquila in cielo, mentre un uomo (il popolo romano?) sdrajato a terra lo sta guardando. Descritto al N. 380 di Cohen, questo medaglione è riprodotto anche dal Froehner1, il quale suppone che l’uomo sdraiato a terra personifichi il campo di Marte ove la Consacrazione aveva luogo.

Il terzo medaglione non ci appare che mezzo secolo dopo; è di Giulia Domna e appartiene, come il primo, al Gabinetto imperiale di Vienna. Colla leggenda CONSECRATIO è rappresentata la moglie di Settimio Severo portata in cielo da un pavone. Descritto da Arneth nella sua Synopsis Numorum Romanorum, qui in Museo Caesareo Vindohonensi adser-

  1. Op. cit. pag. 74.