Pagina:Rivista italiana di numismatica 1890.djvu/357

340 francesco gnecchi

MEDAGLIONE DI BRONZO DI FAUSTINA MADRE.

(Dopo Coh. 123).


D/ — DIVA AVGVSTA FAVSTINA
Busto velato a destra.

R/ — CONSECRATIO
Rogo formato da quattro piani. Il primo è costituito da un basamento quadrato ornato da ghirlande, il secondo da un colonnato colla porta nel centro, il terzo pure da colonne fra le quali dei festoni, il quarto sembra pure ornato da ghirlande. In alto Faustina in biga veloce a destra.

(Tav. VIII, N. 2).


Diam. mm. 38. Peso gr. 46,60.

Chi considerasse questo medaglione come una semplice riproduzione di un gran bronzo raro in Faustina, ma comunissimo in Antonino Pio, Marco Aurelio ed altri imperatori, potrebbe giudicarlo assai poco importante. Ma, studiandolo invece sotto l’aspetto che andrò esponendo, di Medaglione di Consacrazione, io l’ho trovato di interesse assai maggiore di quanto l’avevo sulle prime giudicato.

La Consacrazione romana, iniziata coi divini onori resi da Augusto a Giulio Cesare, dura per tutto il tempo dell’impero pagano, e nei tre secoli che corrono da Augusto a Costantino si contano circa cinquanta fra Augusti, Auguste e Cesari, i quali, per testimonio delle monete, appaiono aver avuto l’onore della Consacrazione. Né sono certo tutti i nomi più celebri e più degni, quelli che furono con tale suprema onorificenza passati fra i Divi. Inventata in origine per celebrare i meriti eccezionali, la Consacrazione come tutte le umane istituzioni