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notizie varie 321

ragionevolissima e oramai comunemente ammessa come la vera ed alla quale dichiara attenersi come assai più ovvia: l’antica spiegazione Nero Caesar Aug PRobavit.

« Ma su questa interpretazione, ch’Ella suppone non poter essere da me ignorata, io comunque si fosse, non poteva, non che come Lei adagiarmi, pih che tanto fermarmi: prima, perchè non comunemente ammessa, com’Ella dice, ma anzi da nissuno dei più insigni scrittori di contromarche da me consultati e citati nemmen ricordata; secondo perchè ne così ragionevole e molto meno poi vera, com’Ella asserisce, ma invece assolutamente da escludersi in quanto che (lasciando anche stare, se così Le piace, il nesso AP e la finale ON dell’altra, che secondo me, e com’io ho dimostrato, deve darci la chiave e la spiegazione ragionevole e vera di questa), mentre questa contromarca non appare più intera, in alcuna delle monete intermedie fra quelle del 1° anno di Claudio e quelle di Nerone, le lettere NC si trovano poi in monete a Nerone posteriori. E difatti non più un solo intero NCAPR si trova in alcuna delle altre monete dello stesso Claudio; né di Messalina, né di Britannico, né di Agrippina giovine, ecc.; né è suppoponibile che giusto in quel periodo di 13 anni quanti ne corrono sino a Nerone, in nessuna di esse si fosse più applicata, massime se per causa politica, o per bisogno di aumentarne il valore; ciò che, come infra rammenterò, non necessitava ch’esse fossero fruste. — Vediamo invece le lettere NC che formerebbero il cavallo di battaglia di quella spiegazione (il famoso supposto Nero Caesar) su monete a Nerone posteriori, su quelle segnatamente di Vespasiano, che ne portan bensì il nome in contro marca, e difatti il de Saulcy, in questo genere a tutti maestro, cercava interpretare Nummi Centum. Or, tutto questo mi pare ch’io già l’avea nel mio opuscolo largamente dimostrato, perché non mi fosse stato mestieri di ricorrere a tacere a bella posta una spiegazione ovvia e comoda sì a chicchessia, ma ragionevole o vera non mai.

« Ed ora veniamo alla mia:

« A Lei pare, o almeno Ella dubita, che la spiegazione da me proposta non possa essere seriamente accettata inquantoche non abbia un fondamento ragionevole. E ciò per due principali motivi: 1° non trovarsi in nessun documento storico resistenza di una Coorte Aproniana; e questo Le fa pensare che io al solo scopo di dare la spiegazione di una contromarca voglia creare (sic) una coorte; 2° il ripetersi di questa stessa contromarca su’ bronzi di Claudio portanti la data del 41 d. C. mentre la prima contromarca di Apronio sarebbe del 12 a. C. anteriore cioè di 53 anni: e sebben riconosca ch’io sia riuscito a provare che materialmente la cosa non era impossibile, trova pure