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318 | notizie varie |
Di monete consolari è stata trovata una restituzione di Traiano (N. 26 del Babelon), ma non l’ho veduta. Di monete imperiali degne di menzione vi è un quinario d’oro inedito di Probo a fior di conio, un medaglione di Costantino, uno di Alessandro Severo, un gran bronzo di Emiliano di buona conservazione ed uno di Antinoo. Il medaglione di Alessandro (Cohen N. 232, ediz. 1°), bellissimo per conservazione e per patina, è stato consegnato ad un orefice per farne un gioiello da signora, con gran dispiacere dei raccoglitori.
Di altre monete venute in luce, citerò il raro ducatone di Camillo principe di Correggio, che differisce da quello riportato da Quirino Bigi, il quale probabilmente lo descrisse senza averlo presente; (Di Camillo e Siro da Correggio e della loro zecca. Modena 1870, tavola VI, N. 52), e finalmente una monetina d’argento di Segni non comune, (Garrucci, tav. LXXXII, N. 20).
La messe è stata davvero importante, tutte le serie e tutte le epoche hanno avuta la loro parte; è da deplorarsi soltanto che i due ripostigli offrano poco interesse, sia per la storia, sia per la numismatica, alle quali non portano alcun contributo veramente nuovo.
Una lettera del Cav. G. Fraccia. — Riceviamo, con preghiera di pubblicazione, la seguente, a cui diamo posto volentieri, sia per debito d’imparzialità, sia per lasciare, come abbiamo altre volte espresso essere nostro desiderio, che tutte le opinioni possano essere liberamente esposte nella Rivista. Mentre però diamo la lettera integralmente nella sua parte scientifica, abbiamo creduto opportuno sopprimervi qualche periodo, che da questo campo si allontanava, invadendone altri, di cui non giova intrattenere i nostri lettori.
È innegabile che nelle nuove ragioni apportate dal Cav. Fraccia vi sia dell’acume e della giustezza di vedute; e, quantunque intravvediamo qualche altra obbiezione, che vi si potrebbe fare, non crediamo il caso di prolungare la polemica, lasciando ohe il lettore si formi da sé il proprio