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fisica. Fornito di straordinario e versatile ingegno, in mezzo a quegli studî severi, trovò modo il Carli di applicarsi anche a quelli non meno ardui della storia e delle antichità. I monumenti del medio-evo, e del risorgimento artistico italiano furono per lui oggetto di speciali indagini. Trasferitosi poi a Padova, in quella celebre Università attese a perfezionarsi nelle matematiche, cui aggiunse lo studio della giurisprudenza, e delle lingue greca, latina ed ebraica. Chi lo avvicinava in quel suo fervore di studî, avrebbe facilmente potuto preconizzare in lui il futuro economista, l’uomo di stato, l’archeologo ed erudito insigne, emulo dei più celebrati d’Italia. Fornito com’era di solida dottrina, e di estesissima coltura, in ancora giovine età, gli furono aperte le porte dell’Accademia de’ Ricovrati. La fama sempre crescente del suo vasto sapere mosse il governo della Repubblica a chiamarlo a Venezia per insegnarvi l’astronomia e la nautica, e soprastare ai lavori di quel celebre Arsenale. — Tocchi appena i ventisette anni il Carli indirizzò al dottissimo Maffei la Dissertazione sull’uso dell’argento, che si può considerare quale importante preludio a quegli studî, che più tardi dovevano formare l’occupazione principale delle sue indagini, e in cui trovasi il germe, d’onde uscir doveva la sua opera immortale sulle zecche e monete d’Italia. La stima altissima guadagnatasi fra i dotti, gli valse la nomina di Presidente di quella stessa Accademia de’ Ricovrati, ch’ei cotanto co’ suoi scritti onorava. — Ammogliatosi nel 1747, dopo soli due anni rimase vedovo con un figlio da allevare e una grande sostanza da amministrare. Fu in questo tempo ch’egli aggiunse al proprio il nome di famiglia della defunta moglie, e chiamossi d’allora in poi Gian Rinaldo Carli-Rubbi. Le cure dell’amministrazione domestica lo tolsero alla scuola di nautica, e alla direzione dell’Arsenale, obbligandolo a restituirsi in Istria, dove recossi in compagnia dell’illustre naturalista Vitaliano Donati. In mezzo ai sopraccapi della vasta ed intricata azienda, cui dedicò la massima parte della sua energica attività, trovò ancora forza e mente da proseguire i suoi studî prediletti. Datosi alla ricerca delle antichità di quella remota regione