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270 alfredo comandini

AD ETTORE FERRARI L’ESECUZIONE DEL MONUMENTO. AI IX GIUGNO MDCCCLXXXIX, IN ROMA CAPITALE INTANGIBILE I DUE COMITATI RIUNITI SCIOLSERO IN CAMPO DE’ FIORI IL COMUN VOTO. GLI INIZIATORI DEL MDCCCLXXVI CURARONO CHE DELL’ALTO CONCETTO CIVILE ATTUATO RIMANESSE IN QUESTA MEDAGLIA MEMORIALE DOCUMENTO PERENNE.

E, appunto perchè documento, chi scrive dettò cotesta dicitura per questa medaglia che non fu posta in commercio, e della quale furono coniati 205 esemplari dall’egregio incisore Luigi Broggi di Milano che con molta valentia la incise; e cioè, 1 in oro per lo scultore Ettore Ferrari, 4 in argento, pel Comune di Roma, per l’Università Romana, e per gli oratori prof. Bovio e prof. Trezza, e 200 in bronzo per i membri del Comitato d’onore, per i membri dei due Comitati universitari, per invitati, per professori, musei, raccolte, ecc. I conii, annullati, furono dal sottoscritto donati al comm. Cesare Fascila, egregio direttore della Zecca di Milano, per la pregievole raccolta di conii che egli, nella Zecca milanese, ha saputo ordinare.

Le altre tre medaglie ricordanti l’inaugurazione del monumento bruniano sono le seguenti:

18. — Diam. mm. 64.

D/ — Veduta della Piazza di Campo de’ Fiori in Roma; ed in mezzo alla piazza il monumento a Bruno. Sotto la linea dell’esergo, a sinistra: E. Ferrari inv., a destra: Giov. Giani inc.

R/ — Corona di due rami di palma, annodati in basso, aperti in alto. Nel campo, in sei righe:
IX GIUGNO — MDCCCLXXXIX — A BRUNO — IL SECOLO DA LUI DIVINATO — QUI DOVE IL ROGO — ARSE. In giro fuori della corona di palma: AUSPICE LA GIOVENTÙ DELL’ATENEO DI ROMA CONCORRENTI LE NAZIONI CIVILI.