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252 | bernardo morsolin |
Ho detto che il Museo Civico di Vicenza possiede un esemplare della prima delle due medaglie, illustrate dall’Armand. Dovevo dire, invece, che gli esemplari son due, simili ne’ diritti e ne’ rovesci, uguali nelle dimensioni e col monogramma entrambi del Pomedello. Si direbbe di primo tratto ch’essi fossero fattura d’uno stesso artefice e impronta di un identico conio. E in questa credenza potrebbe facilmente fermarsi chi non sapesse che ne’ primordi del secolo XVII, quando non erasi smesso ancora il vezzo delle contraffazioni, le quali avevano reso famosi i nomi prima di Valerio Vicentino e poi del Cavino di Padova, coniavasi pure una medaglia in onore della Sesso. N’erano autori due artefici Vicentini, allievi di Camillo Mariani pur Vicentino, il quale architettava in Roma la Cappella Paolina in Santa Maria Maggiore e vi moriva nel 1611 in età di 44 anni. Di quella medaglia si custodiva un esemplare nel Museo Gualdo di Vicenza, disperso, non si sa né come né perchè, avanti la fine del secolo XVII, Attingo la notizia della descrizione del Museo stesso, fatta da Girolamo Gualdo, che n’era il possessore, verso il 1650. “De’ due condiscepoli, Felice e Pasquale, conservo, scrive il valent’uomo, alcune medaglie coniate in metallo, fra le quali una, che impronta Isabella Michiel, moglie del Conte Bernardino (leggi Giambattista) Sesso, il rovescio della quale è assai vago1”. Io non so che cosa si figu-
- ↑ G. Gualdo, Giardino di Cha Gualdo, Msc. nella Marciana di Venezia, Cod. CXXVII, classo IV,