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184 francesco gnecchi

Fauste1, che per molto tempo se ne disputarono la proprietà.

La questione, lasciata incerta o non bene risolta da Eckhel, venne definita in modo assai plausibile dal barone Marchant2, confermata da Lenormant3, e accettata definitivamente da Cohen, e credo da tutti gli altri numismatici, i quali si accordano nella attribuzione di tutte le monete col nome di Elena, a Sant’Elena, prima moglie di Costanzo Cloro e madre di Costantino, e di quelle portanti il nome di Fausta alla seconda moglie di Costantino Magno.

Alcuni fra i piccoli bronzi venuti in luce possono dar luogo a dire ancora qualche parola, non già in contraddizione bensì in piena conferma di tale attribuzione, in aggiunta a quanto i due illustri numismatici ne hanno detto, come pure a rettificare alcune delle descrizioni di Cohen, e finalmente a fare qualche considerazione generale sulle monete delle due Auguste e a stabilirne i veri tipi purgati dai prodotti dell’ibridismo.

Incomincio dalla descrizione di queste nuove monete provenienti dal citato ripostiglio d’Egitto, a cui ne aggiungo anche qualche altra pervenuta da altra parte alla mia collezione4, perchè pure variante, e interessante l’argomento.


  1. Fausta I, figlia di Massimiano Ercole e seconda moglie di Costantino Magno. Fausta II, supposta moglie di Costanzo II.
  2. Mélange de Numismatique et d’Histoire. Lettera XVII.
  3. Revue Numismatique, 1848: Médailles de Sainte Hellène mère de Constantin le Grand et de Fausta femme de cet empereur.
  4. Non appartengono al ripostiglio d’Egitto i N. 7, 8, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18 e 19.