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NECROLOGIE
Un erudito, altrettanto modesto quanto valente, erede di un nome celebre, di cui aveva saputo mantenere la fama coi proprî scritti e colla esemplare integrità della vita, — il Comm. Vincenzo Promis, Bibliotecario di S. M. il Re in Torino, — si spegneva il 19 dicembre u. s. dopo breve malattia, a soli cinquant’anni, quando appunto la scienza attendeva da lui una sempre più copiosa messe di contributi.
Vincenzo Promis era nato a Torino il giorno 8 luglio 1839, dall’illustre Comm. Domenico e dalla Nobil Donna Marianna Borbonese. Compiuti gli studî nella patria Università, ne uscì addottorato in leggi, e per qualche tempo fu addetto al Ministero degli Esteri. Ma sopravvenuto poi il trasferimento della capitale a Firenze, ed increscendogli di abbandonare i genitori a lui sommamente diletti, rinunciò alla carriera intrapresa, ed ottenne di essere aggregato alla Direzione della Biblioteca e del Medagliere Reale. I buoni studî di cui era fornito, i consigli ed i preziosi ammaestramenti del padre, gli agevolarono la transizione dell’ufficio, e già nel 1867 troviamo di lui, nella Revue Numismatique di Parigi, una Rectification à un article sur des monnaies obsidionales franco-italiennes. L’anno dopo, egli pubblicava una memoria Sull’origine della Zecca Veneta, e, nel 1869, la sua opera più nota e più assiduamente consultata da studiosi di numismatica e raccoglitori, le Tavole sinottiche delle monete battute in Italia e da Italiani all’estero, che gli procacciarono fama ed autorità, e