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122 g. sforza. ― una medaglia. inedita de' principi baciocchi


Quando si venne poi all’atto di conferire i premii, si dette l’incarico al Santarelli di coniare la medaglia, e riuscì bellissima. Vi fu incisa l’effigie di Felice e d’Elisa, come voleva il decreto di fondazione, ma la leggenda del rovescio venne mutata.

Presso gli eredi del celebre criminalista pisano Giovanni Carmignani, che fu il primo de’ premiati, se ne conserva un esemplare in oro, ed è quello stesso che gli conferì l’Accademia. Se ne tirarono anche in argento, per darle ai concorrenti che avessere riportato l’accessit; ma quelle d’argento sono anche più rare assai di quelle d’oro. Trattandosi pertanto d’una medaglia, non solo inedita, ma affatto sconosciuta, e per giunta quasi introvabile, essendone stato messo fuori un numero ristrettissimo d’esemplari, non sarà sgradito che la descriva e la riproduca.

Diam. mm. 47.

D/ — Busti di Elisa, a destra, e di Felice I, a sinistra, uno di faccia all’altro. In giro: ELISA • NAPOL • AVG • SOROR • ET • FELIX • I • PRINCC • LVCAE • ET • PLVMBINI. Sotto il taglio de’ busti: Santarelli f.

R/ — Corona di due rami, d’alloro e di quercia, incrociati e annodati in basso. Nel campo, in due linee: DIGNIORIBVS — MVNERANDIS. In giro: ACAD • LVCENSIVM • NAPOLEONEA • INSTITVTA • A • M • DCCC • V • FELICITER.

Massa, 15 Gennaio 1890.