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sallaggio di Savona verso Maria Santissima1, scrive che la B. V. aveva condisceso alle continue istanze fattele da’ Savonesi per averla come protettrice, «esprimendo anche i lor prieghi nelle monete d’oro, e d’argento, che pria battevano col motto: Virgo Maria Protege Civitatem Savonæ.» Si osservi che sulle monete di Pisa leggesi l’invocazione: PROTEGE VIRGO PISAS; ora, non mi sembra ardito, anzi mi sembra naturale il supporre che i Savonesi, adottando il: VIRGO MARIA PROTEGE CIVITATEM SAVONAE, non abbiano fatto altro che imitare l’invocazione che leggevasi sulle monete di Pisa, come già avevano adottato per arme un’aquila tanto simile a quella pisana2, che il Bellore, nella sua Memoria ms. sulla zecca di Savona, descrive un grosso pisano scambiandolo per savonese3. Un testone di Savona, ed uno di Pisa (entrambi conservati nel Gabinetto di Brera), evidentemente sincroni, colla B. V. e le invocazioni suddette, si rassomigliano in modo mirabile: l’una moneta sembra imitata dall’altra.

Sono noti i legami di gratitudine che avvincevano Savona a Pisa per l’aiuto prestato un tempo da questa ai Savonesi contro Genova4.



  1. Il triplice Vassallaggio che vanta la Città di Savona all’Immacolatissima Vergine, e Madre di Misericordia MARIA, Regina del Paradiso, Signora dell’Vniverso, etc, sua particolar Protettrice per tre insigni grazie, e prodigi oprati dalla medesima nel Savonese distretto succintamente de" scritti dal Dottor Filippo Alberto Polleri Savonese, Promotor Fiscale del S. Vfficio. In Genova, MDCCXIX. Per Antonio Scionico, nel Vico del Filo. (A pag. 4).
  2. Promis, op. cit., pag. 14.
  3. Ibidem, pag. 19-20.
  4. «Savona per dimostrare ai Pisani la sua riconoscenza per l’aiuto datole, li dichiarò suoi concittadini.» (Promis, ibidem, pag. 13).