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sato dal subire un esame al quale erano obbligati per statuto tutti i candidati. Fu pure ascritto al corpo Decurionale di Como. Da questi nacque Giuseppe a sua volta dottore Collegiato di Como, Pretore a Varese, Professore a Pavia, che fu padre allo storico milanese.

Come si è visto il Collegio passò all’orefice Somigliana il modello approvato per 3 a medaglia dei Dottori. Ercole Amos Somigliana era già favorevolmente conosciuto in patria per importanti lavori di orificeria: a lui furono commessi sei candelieri di argento destinati all’altare della Madonna nel Duomo di Como. Lavoro suo di maggior mole fu una lampada d’argento coll'arma Gallio la quale lampada per legato di Monsignor Giacomo Gallio adorna tuttora il detto altare. E sebbene nell’insieme il disegno sia pesantuccio tuttavia il Somigliana seppe con molta leggiadria intrecciarvi aquile e leoni di buona fattura: l’aquila ed il leone occupano due fascio dello stemma Gallio. Esisteva pure del Somigliana un crocifisso di argento 1, ma ebbe sorte comune, se non m’appongo, coi candelieri i quali furono requisiti dai repubblicani francesi. Tuttavia non tutte le medaglie dei dottori di Collegio furono opera del Somigllana.

C’è gran divario tra i quattro esemplari che mi conosco: due nel Civico Museo di Como, uno nel Regio Gabinetto Numismatico di Brera, l’altro presso il Principe Odescalchi. Sono probabilmente lavoro del

    della vita e costumi come pure del Signor Dott, Giuseppe suo padre, et Signor Giorgio suo Avo e sopra le qualità della di lui casa, che riuscirono soddisfacentissime.

  1. Ciceri. Selva di notizie riguardanti la Cattedrale di Como, ecc., Como, Gaprani, 1811. pag. 225, 226, 229.