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70 | cencio poggi |
Il secolare dissidio tra la podestà regia e la podestà pontificia attraversava un periodo acuto; e le controversie tra il Comasco Pontefice ed il re di Francia, il superbo e temuto Luigi XIV, ne erano ampia manifestazione. Ninna meraviglia adunque se da Madrid si andava a rilento nel ratificare gli elargiti privilegi. Ci sfuggono le prime vicende su questo argomento per la dispersione dei documenti: sappiamo solo dal libro delle ordinazioni del Collegio (il solo che ci rimanga1 che il 2 dicembre 1697 i dottori erano avvertiti dall’Oratore della Città di Como, Pietro Paolo Raimondi essere stata spedita in Senato la consulta da farsi a sua Eccellenza toccante l'interinatione del Privilegio. Pregarono i nostri che si sollecitasse la spedizione di detta consulta ed inviarono diciotto filippi a conto delle spese bisognevoli. Al 3 gennaio seguente perveniva copia al Collegio della Consulta rimessa a Madrid ma non pare fosse di pieno aggradimento dei dottori i quali determinavano di fare avvertito il Senatore Reggente Rubino (loro collega di Collegio) di quanto sicccede con supplicarlo della sua assistenza in nome del Collegio.
Occorsero ben due anni a quanto pare perchè ai nostri giungesse dalla Spagna qualche riscontro: effetto questo della proverbiale lentezza del Governo Spagnuolo, la quale nelle piccole e nelle grandi cose minava l’esistenza del vastissimo impero. E che si che i nostri dottori non erano restii a snocciolare filippi, allora e sempre, validissimi argomenti a far solleciti i pigri.
Finalmente il 2 Marzo 1700 era avvertito il Collegio essere giunto il dispaccio di Sua Maestà intorno
- ↑ Ordin. Collegii Jurisper. de anno 1696 usque ad annum 1795. Vol. unicum. In Archivio Municipale di Como.