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la zecca di tresana 49

D/ — DEVS • SPES · NOSTRA · EST 1622.
Aquila bicipite con corona imperiale, recante in petto uno scudetto partito colle armi d’Austria; nel basso un globo crucigero con la cifra 24.

R/ ― S • OSMADVS • D · G · HORMAN • REX • PROTE • NOSTER
Busto barbato a destra, con corona, collare increspato e paludamento.

Non ho potuto trovare precisamente a quale moneta sia stata imitata questa che qui produco, sebbene sia evidente che il prototipo debba esser stato al conio dell’imperatore Ferdinando II. Comunque sia, questo pezzo che stando alla cifra 24 dell’esergo avrebbe dovuto aver il valore di ventiquattro soldi, era invece di un titolo bassissimo, circa 166 millesimi, di guisa che costituiva non un’imitazione discreta, ma una fraudolentissima falsificazione1.


    “onza et a pesso numero cento otto alla libra che ualerano l’uno libre otto moneta di Treggiana e per tanto li potrà spendere nel nostro stato et dette moneto li potrà fare conforme li suddetti impronti durante la sua locatione et le potrà fare di maggior bontà et peso se le piacerà, ordinando alli Ministri della zecca che trouandoli delle dette qualità li liberano senz’altro ordine.”
    “Io Gulielmo Malaspina Marchese di Treggiana.”

  1. La concessione per questa moneta è la seguente:
    Concede S. S. Ill.ma a Gio: Agostino Rinarola suo zecchiero di Treggiana la suddetta moneta d’argento, di bontà de onze due per libra et e di pesi numero cento alla libra che ualerano l’una soldi quattro e mezzo