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NOTIZIE VARIE


Medaglisti moderni. — L’egr. Arch. Prof. Alfredo Melani ci scrive:


Milano, 4 novembre 1889.


Caro Sig. Dr Ambrosoli,

Vidi che il ch. sig. Gnecchi Le scrisse una lettera sulla numismatica alla Esposizione di Parigi. Non vidi ancora che alcuno dei Suoi eccellenti cooperatori Le abbia scritto per la Rivista qualche parola sopra le medaglie e le placchette moderne esposte a Parigi nel padiglione delle belle arti.

A me pare che la Sua Rivista potrebbe accennare almeno il nome dei più distinti rappresentanti di quest’arte di far medaglie e placchette, la quale in Francia ha cultori di gran valore.

Disgraziatamente gli appunti presi su quest’arte non sono molti né completi. Tuttavia, fidandomi alle note che ho trovato nel mio taccuino e un po’ alla memoria, mi è venuta la voglia di indicarle due medaglisti moderni superiori agli altri dell’Esposizione, le cui opere mi parvero destinate al successo più alto e legittimo.

Son due francesi il cui nome è noto favorevolmente, già da qualche tempo, nella repubblica dell’arte: sono lo Chaplain e il Boty; davanti i quadri delle cui medaglie io, francamente, non potevo mai saziaimi di guardare. Né potrei con poche parole descriverLe, caro sig. Ambrosoli, la finezza e il gusto di questi due eminenti artisti che, per me, non hanno molto da invidiare agli antichi.

Quest’arte del medaglista — che in Italia ebbe dei cultori sì valorosi — nello Chaplain e nel Roty ha due poderosi campioni.

Già, Ella sa bene che tutta la scultura francese in questa occasione ha, a Parigi, mostrato di nuovo la sua potenza singolare. Il Dallou, il Merciè, — cito a memoria, — il Boucher sono artisti i quali di-