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vite di illustri numismatici italiani 579

Oltre le cariche occupate, lo Zanetti fu anche insignito del titolo di Accademico Clementino, e di Cavaliere, come ce lo fa credere una medaglia coniata in onore di lui, di cui diamo l’impronta in capo a questi cenni1. Certo per tanto egli è che lo Zanetti, vivente, ebbe la rara fortuna fra noi di godere incontrastata la fama di primo monetografo d’Italia, e se scarse sono le notizie lasciateci da suoi contemporanei intorno alla sua vita privata, ci resta a fame fede l’opera sua che durerà immortale. — Uno de’ suoi intimi amici, e suo caldo ammiratore, il milanese Francesco Bellati, che aveva largamente cooperato con lui per la buona riuscita della grande opera, dopo la morte dell’amico ebbe cura di acquistare dagli eredi la vasta collezione di schede, autografi, disegni, documenti, opuscoli stampati e manoscritti relativi alle varie zecche italiane dallo stesso Zanetti raccolti per la sua vasta opera, dei quali, coordinati in venticinque volumi in foglio, fece poi generoso dono, insieme ad altri materiali da lui stesso raccolti, al Reale Gabinetto Numismatico di Milano sua patria, affinchè potessero giovare, come giovarono infatti, ai futuri coltivatori della numismatica scienza2.


  1. Dall’esemplare che il ch. Dott. Luigi Frati di Bologna donò cortesemente al Gabinetto di Brera.

    (N. della Dir.)

  2. Biondelli: Lettere inedite ecc., pag. IX.