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spiegato; la circostanza che essa appare temporaneamente e poi scompare di nuovo, lascerebbe supporre che si connetta col riprodursi di un dato avvenimento, — forse colla comparsa delle comete, trentacinque delle quali vennero osservate dall’anno 200 al 299 d. C.; — poiché in questo spazio di tempo, e cioè da Caracalla a Diocleziano, troviamo 18 imperatori sulle cui monete si riscontra la stella nel campo, e alcuni fra essi, come Aureliano, Tacito, Probo, ecc., sotto il cui regno questa particolarità si osserva in varie zecche.

Ma con questo non pretendo punto di aver dato una spiegazione sicura del significato della stella.

Per me, al contrario, avrebbe avuto maggior peso la circostanza che nelle leggende aєqvitas avg, vєnvs avg e ivєnvs avg (degenerazione barbarica del conio ivventvs avg di Claudio), la lettera E ha sempre la forma Є1.

Sinora si è ritenuto che gli antoniniani di Vaballato siano stati coniati in Antiochia, e infatti le caratteristiche della leggenda del diritto, la rappresentazione del busto imperiale e la rassomiglianza del ritratto colle monete di Claudio battuto in Antiochia2, parlano in favore della provenienza da una zecca comune, ciò che vien confermato inoltre dalle monete di Vaballato: aєqvitas avg, victoria avg, ivєnvs avg, che riproducono i conii di Claudio per questa fabbrica.

Anzi, persino la segnatura per mezzo di lettere greche, la quale era in uso sotto Claudio, venne pure usata sotto Vaballato, come ci dimostrano la moneta aeternitas avg del Museo Lavy colla sigla α e quella del Capitolo di S. Floriano, lovi statori, colla sigla ϛ nell’esergo.


  1. V. Rohde, «Le monete dell’imperatore Aureliano, ecc».
  2. L’antoniniano di Vaballato, appartenente al Capitolo di S. Floriano, presenta nella testa del sovrano una rassomiglianza completa colla moneta siriaca di Claudio della mia raccolta, N. 2726, Rov. fides avg; ed un’altra moneta siriaca di Claudio, N. 862 della mia raccolta, Rov. aeqvitas avg (che riproduco alla Fig. 21 della Tavola), colpi già da tempo il signor Rohde per la rassomiglianza dell’imperatore colla sua moneta di Vaballato, ivєnvs avg.