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serdica o antiochia? 551

Anche l’effigie dell’imperatore, nelle due serie monetarie, è così spiccatamente diversa, da doverne inferire che provengono da due differenti zecche.

Se poi si considera che la serie siriaca di Gallieno colle date p xv oppure vii c appartiene all’ultima emissione di Antiochia, ma che anche la serie spqr di Gallieno costituisce un’ultima emissione, perchè i suoi rovesci si trasmettono direttamente a Claudio, si dovrà conchiuderne con piena sicurezza (ammesso che due ultime emissioni, tanto più essendo così differenti fra loro nello stile, nelle leggende, nelle segnature, non possono in verun modo appartenere alla medesima zecca), che la serie spqr di Gallieno, e per conseguenza anche la serio analoga di Claudio, non possono essere uscite dalla zecca di Antiochia ma da un’altra zecca ancora da determinarsi.

Incidentalmente si noti che vi sono anche monete di Gallieno non datate, di entrambe queste zecche; tali monete sono fuori del campo del presente studio, ma si potrebbero certo dividere anch’esse secondo la zecca, quando si avesse a disposizione un materiale sufficiente e si volesse occcuparsene di proposito.

Ora ci si affaccia la questione: in qual zecca furono coniate le monete di Gallieno della serie spqr, e come mai si spiega che esse abbiano tanto comuni le caratteristiche colle monete battute in Antiochia da quell’imperatore (le quali hanno pur caratteristiche così singolari), da essere state sinora considerate come siriache, cioè come battute in Antiochia?

Già da principio si è detto che le monete di Claudio delle quali ci occupiamo, e quelle coniate in Cizico, sono indubbiamente lavoro della stessa mano, poiché sulle une e sulle altre vediamo le identiche caratteristiche nello stile e nella scrittura, l’identico sistema di segnatura per mezzo di uno, due o tre punti; ed anche il spqr, dapprincipio già su qualche moneta della prima emissione di Cizico, poi addirittura frequentemente nell’emissione successiva.

Se anche, dapprima, sulla maggior parte delle monete della serie spqr, l’effigie dell’imperatore è ancora un’effigie ideale, questa finisce tuttavia col prendere una vera somiglianza di ritratto (Fig. 5, 14 e 16), come la ritroviamo precisamente,