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546 andrea markl


Volusiano. sotto
il busto
nell'esergo
del rovescio
ADVENTVS AVG Coh. 3 . . .
ADVENTVS AVG d. Coh. 3 . . . . . .
PAX AVGVS d. Coh. 42 . . . . . .
  »       » »     » VII
  »       » d. Coh. 2a ed. 80 . . . .
ROMAE AETERNAE d. Coh. 66 . . . .
      »       » d. Coh. 67 . .
SAECVLVM NOVVM d. Coh. 2a ed. 115 . . .
VBERITAS AVG d. Coh. 73 . . . . . . . .
      »       » »     » . . . . . .
VICTORIA AVG d. Coh. 2a ed. 126 . . . .
      »       » »     » VII V-II

Anche Cohen ne conosce abbastanza di queste monete imperiali con simili segnature; esse non sono dunque così «straordinariamente rare» come ritiene il sig. Lépaulle.

Dalle dette segnature possiamo ricavare invece questa doppia conclusione:

1° che esse sono veri segni di zecca;

2° che le monete così segnate non appartengono alla zecca di Roma, ma bensì ad un’altra zecca.

Per ciò che concerne più specialmente questi segni, sulle monete di Etruscilla, di Erennio Etrusco e di Ostiliano noi non li troviamo mai altrove che sotto l’effigie imperiale; invece, sulle monete di Treboniano Gallo e di Volusiano li troviamo, talora egualmente sotto l’effigie, talora soltanto nel rovescio, talora su entrambi i lati della moneta; e per l’appunto la circostanza che questi segni si trovano anche sul rovescio della moneta, circostanza su cui. si basa il sig. Lépaulle per dar loro il valore di sigle, — starebbe a mio vantaggio, quantunque a quei tempi, in cui non era ancora così frequente la segnatura delle monete, non si possa parlare di una vera e propria costumanza di segnarle soltanto sul rovescio. È quindi fuor di dubbio che si voleva distinguere con un contrassegno queste monete da quelle coniate in Roma; e, poiché esse rappresentano un sistema basato sulla decina, per analogia con