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540 | andrea markl |
giovandomi anche delle impronte favoritemi da vari Gabinetti e raccolte private; e giunsi a persuadermi che positivamente quelle monete dovevano appartenere ad una zecca sconosciuta, quantunque l’enigmatica rassomiglianza delle loro caratteristiche con quelle della moneta imperiale coniata a Cizico sembrasse opporsi a quest’ipotesi.
Ancor maggiore fu la mia sorpresa, allorché venni a conoscere per mezzo d’impronte quelle monete di Gallieno, provenienti dallo stesso ripostiglio, che il sig. Lépaulle aveva avute dal sig. Lambros, poiché al primo sguardo mi persuasi, a motivo dei rovesci, che queste monete di Gallieno e le mie di Claudio dovevano essere uscite dalla medesima zecca.
Che questa non potesse essere Cizico, era cosa per me evidente, giacche di tal città abbiamo la moneta corrente provinciale battuta sotto Gallieno, anzi persino sotto Claudio, ciò che dimostra che la coniazione di tal moneta continuava anche sotto questi imperatori, talché è fuor d’ogni verosimiglianza che già sotto Gallieno vi funzionasse una zecca per le monete imperiali.
Nel mio articolo sulle Zecche imperiali sotto Claudio II ho rilevato minutamente le caratteristiche delle monete d’ogni singola zecca; non è dunque il caso che io qui ne parli più a lungo, e soltanto vi ritornerò sopra fuggevolmente da ultimo, per rettificare alcune osservazioni del sig. Lépaulle.
Tuttavia, prima d’ogni cosa devo combattere l’asserzione del sig. Lépaulle, che le monete di Claudio da me attribuite alla zecca di Serdica, non siano state coniate quivi, ma bensì in Antiochia di Siria; io proverò invece, basandomi sulle monete, che tanto queste monete di Claudio, quanto quelle analoghe di Gallieno che per evitare frequenti ripetizioni chiamerò della serie spqr, non possono assolutamente essere state coniate in Antiochia, e che quindi, per necessaria conseguenza, appartengono ad un’altra zecca, tuttora da determinarsi.
Se perciò, in séguito, io collocherò in Serdica questa zecca ancora sconosciuta, esporrò anche i motivi che militano appunto per l’esistenza di quella zecca in tale località.
Per quanto concerne il luogo, si tratta, ne convengo, di una ipotesi» poiché mancano per ciò le prove positive, ma