Pagina:Rivista italiana di numismatica 1889.djvu/524


compendio storico di quindici zecche italiane 497


Voglio far però sapere che l’imperatrice Maria Teresa, allorchè dava opera al nuovo suo sistema monetario, ebbe il pensiero di conservare quell’officina e di farla lavorare sull’istesso piede della nostra. Una prova in stagno lo indica, da me posseduta, di una lira, per tipo e grandezza eguale alla nostra, colla differenza dell’arme, che rappresenta le aquile dei Gonzaga invece dei colubri viscontei; e dell’iscrizione, che omette la Signoria nostra e accenna l’altra MANTVAE DVX, coll’anno 1779, e col valore in fondo: 3 lire, s’intende locali, corrispondenti ad una milanese. Saggiamente venne abbandonato un tale progetto per salvare in dominî contigui, e con popoli di medesima razza, governati da magistrati e leggi comuni, la bella uniformità di un solo sistema monetario e l’incalcolabile vantaggio d’un solo conteggio1.



XIII.

VENEZIA.

Uno Stato mirabile di tredici secoli di durata, che ha vinto la Sparta degli 800 anni e l’Impero Romano di 1200, ben doveva trovare naturalmente, mentre vigeva, scrittori che ne celebrassero lodi smodate, e che si siano affaticati di decorarlo, nella sua povera origine ed infanzia, di eminenti prero-

  1. Per quanto riguarda le monete battute a Mantova dall'Imp. Carlo VI e dalla figlia Maria Teresa, si veda la bella pubblicazione di Attilio Portioli: La Zecca di Mantova. Parte sesta: La Zecca austriaca. Mantova, 1879, in-8° fig.

    (F. ed E. G.)