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annotazioni numismatiche genovesi 29


La Società Ligure possiede tre minuti eguali in tutto ai miei col giglio nel secondo cantone della croce, e con due iniziali di zecca al dritto, tra le quali trovai per la prima volta un m e di forma gotica. Ma oltre a questi ne ha altri due i quali sebbene eguali nel rimanente agli altri, ne differiscono tuttavia per la mancanza del giglio. Questa differenza non deve meravigliarci, perchè i grossi che fino ad ora si conoscono di questo Governatore non hanno giglio al pari di questi due minuti e di altri simili descritti dall’Avignone. Né pare lecito supporre che i denari senza giglio siano stati emessi contemporaneamente ai grossi e separatamente da quelli col giglio, trovandosi le stesse iniziali di zecca ripetute indifferentemente sulle tre specie di monete.

Un altro dei minuti della Società esaminati è eguale a quello che io pubblicai nella Annnot. III al numero due della tavola e questo mi decide finalmente a ritornare sull’argomento per ciò che riguarda la interpretazione della leggenda controversa.

Io presentava allora questo minuto per un quartaro, indottovi dal peso e titolo apparente che allora giudicava bassissimo per la patina verde che copriva la moneta e da questo lato mi trovava in errore come ben avverti il Chiar. Desimoni1 osservando che la croce intersecante la leggenda costituiva la vera caratteristica della nuova forma di minuto. Si potrebbe forse osservare che questi hanno le leggende tagliate non solo al rovescio ma anche al dritto mentre in questa moneta il dritto eguale alla forma antica; tuttavia preferisco di accettare l’autorevole opinione del lodato Autore. Lo stesso metteva in dubbio la lezione della leggenda

  1. Sui Denari minuti. Giornale Ligustico, 1882.