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compendio storico di quindici zecche italiane 355

monese ideale e di conto, metà della milanese, ossia della vera lira imperiale durata fino al sistema monetario del 1777.

In queste scarse colonne mi trovo obbligato di restringere le notizie riguardanti Cremona. Altri di quella città aumentar le potranno1, se spinti da patrio amore a frugare si accingeranno per entro all’antico copioso Archivio Municipale, che assicurar posso, vi si conserva, per aver io avuto l’onore di governare per due anni (1800-1801) la provincia di Cremona a nome della Repubblica Cisalpina.



IV.

BOLOGNA.

Per quarta zecca si presenta nel nostro Medagliere la città meritamente chiamata nel medio evo la madre degli studii, Bologna, di cui facemmo parola, trattando di tre monete in diverso metallo, dette bolognini2. A quel posto fu dato conto della sua origine dal sesto Enrico, che dal 1191 compartì il privilegio pubblicato da Muratori; e spiegazione altresì vi abbiamo data della prima sua monetina erosa, il danaro 1/12 del soldo, immediatamente fabbricato

  1. Oltre gli scrittori anteriori al Mulazzani e ai già citati P. Tonini e V. Promis, trattarono di questa zecca, il Robolotti, lo Schweitzer, il Muoni, il Lopez, il Koehne, ecc. Vedi Gnecchi. Saggio di Bibliografia numismatica delle zecche italiane, ecc.

    (F. ed E. G.)

  2. Capo XX.