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compendio storico di quindici zecche italiane 347

rico II ne fanno testimonianza1. Appena poi è a dir di Bellati, cui parve senza proferir ragione, di ascrivere al primo Federico una monetina, che l’altro scrittore aveva prodotta, dichiarando di non sapere a quale dei due Federici appartenga. Io non l’ho veduta da nessuna parte, nè ho potuto perciò esaminare li caratteri di cui è vestita per giudicare, se sia del XII, quanto mai ancora, secolo rozzo, in cui fiorì il primo, o del XIII che diede fama al secondo, e che di qualche poco lo ha sorpassato; quell’aquiletta però mi sembra troppo bella, e mi desta sospetto. Quindi io passerò oltre per dire quel che ne sento.

Zecca in Como, da molto tempo, era probabile che fosse esistita col primo Federico, non per le opinioni addotte, ma perchè nell’archivio di quella città trovasi un diploma, o memoria a parlar preciso, pubblicata dallo storico Rovelli, fiorito fra il 1790 e 18002, in cui quell’augusto comanda sia stampata colà moneta col suo nome. Ma, poichè la carta manca di data, pendere poteva ognora il giudizio fra li due monarchi ai quali quella popolazione fu egualmente devota. Or quest’incertezza è tolta da una monetina inedita, da me posseduta, che dimostrerò a competente luogo non poter essere che del primo.

Ma se la zecca natale delle amene sponde del Lario, non si poteva dire prima d’ora assicurata ai giorni del primo Federico, certissima appariva ad ogni provetto nummofilo col secondo, per le monete in argento pubblicate da Muratori (sebbene con qualche titubanza), per le prove che ne darò, allorquando saranno da me prodotte, consistenti nell’effigie e nel buon

  1. Muratori in Argelati. Vol I, pag. 59, 72, 79.
  2. Vol. II, pag. 359.