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il medaglione romano 285

mondiale di Costantino il Grande, de’ suoi figli e successori. E ancora in questo periodo del suo massimo sviluppo, esso viene coniato prevalentemente nelle zecche della metà orientale dell’Impero.

Il medaglione di bronzo, invece, è una particolarità di Roma e dell’Italia; esso ha il suo stadio preparatorio nelle monete pesanti imperiali e senatoriali del I secolo, e, come queste, ha la sua origine nei costumi popolari. Per Roma e per l’Italia, che si servivano già antecedentemente di pesanti monete di bronzo, esso non poteva aver nulla di straniero, di cortigianesco; quando l’imperatore Adriano lo introdusse come gradazione superiore di peso nella preesistente moneta imperiale di rame, egli, amico dell’Egitto, nel seguire l’esempio de’ Tolomei non fece che continuare e sviluppare ciò che già esisteva per antica consuetudine.

Per questo anche, il medaglione di bronzo perviene rapidamente ad un grande sviluppo, e lo vediamo dominare questo terreno adatto per esso, finché gli si conserva il favore del sentimento popolare romano. Quando la gagliardia di questo dovette soggiacere ad elementi ostili, anch’esso decadde; nel secolo III lo troviamo assai meno frequente, ad eccezione forse dell’epoca di Gordiano III e Filippo, la politica dei quali si basava su Roma; oltre a ciò, il medaglione di bronzo non è più la forma prevalente, esso è subordinato a quello d’argento1; più tardi

  1. Sembra tuttavia che esso abbia avuto un’influenza sui medaglione d’argento, al primo comparire di qnesto sotto Adriano, poi di nuovo ne abbia avuto sotto Settimio Severo, come esso stesso aveva subito l’influenza della moneta pesante senatoriale. La singolare formazione di multipli dispari, che non si osserva nel medaglione contemporaneo d’oro, com’è invece il caso pel medaglione di bronzo, fin dalla sua prima comparsa, si trova anche già nei medaglioni d’argento del II secolo, ed in quelli del III che sono fondati sul denaro; essa può provenire soltanto dalle anteriori monete pesanti di bronzo. Anche i pesi più ragguardevoli di essi, sotto Settimio Severo e Severo Alessandro, quelli da 8, da 10, da 16 denari perfino, che più tardi non compaiono, non possono derivare che dall’influenza della moneta pesante senatoriale e del medaglione di bronzo.