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il medaglione romano 283

medaglione di bronzo ricompare bensì, ma si mantiene scarsissimo, quello d’argento si accontenta di un posto subordinato in confronto di prima, ed è invece il medaglione d’oro che prende il sopravvento, comparendo numeroso sia in piccolo modulo come anche di pesi notevolissimi, in maniera da ricordare i tempi d’Eliogabalo. Ciò si dica specialmente pei regni di Costanzo II e di Valente; ma già la Tetrarchia accenna a questa trasformazione, poiché dà la preferenza al medaglione d’oro, abbandona quasi affatto quello in bronzo, e conserva il tradizionale medaglione inargentato colle Dee Monete, ma soltanto finché dura in vigore l’antica monetazione.

Se quindi in tutti i tempi, prescindendo dai medaglioni, gl’imperatori usarono anche, pei regali meno importanti, le solite monete d’oro e d’argento, si può tuttavia conchiudere in generale che nel II secolo erano più usati i medaglioni di bronzo, nel III quelli d’argento, nel IV quelli d’oro.

Per trovare la spiegazione di questa singolarità, bisogna por mente ad un’altra circostanza, alla diversità d’origine che presentano i medaglioni secondo il diverso loro metallo.

Per quelli d’oro e d’argento, si à già dimostrato che sono d’origine orientale. Infatti, il prototipo del quaternio d’oro, coniato da Augusto, non potrà esser cercato nell’Occidente, che non aveva avuto sino allora monete così grandi. Si deve dire piuttosto che i Greci ed i Romani, in armonia coll’ambiente relativamente ristretto in cui si movevano, avevano preferito monete di piccolo modulo e quando avevano introdotto dall’Asia Minore e dalle Isole unità monetarie maggiori per l’oro e per l’argento, le avevano notevolmente ridotte.

Fu soltanto Alessandro il Grande che dopo di aver esteso il proprio dominio sui paesi orientali, cominciò a coniare stateri intieri o dramme quadruple d’oro; e fu pure alla corte mezzo greca e mezzo orientale dei Diadochi d’Alessandria, che si emisero monete da 8 dramme in oro e da 10 in argento, oltre a grossissime monete di bronzo. Soltanto di là può essere venuto a Roma l’esempio dei medaglioni d’oro e d’argento.