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il medaglione romano 281

7 centim. di diametro. E infatti l’imago non sarebbe stata visibile a qualche distanza (come pare si sarà voluto senza dubbio) se non avesse avuto una certa grandezza ed un forte rilievo; invece il busto sui medaglioni suol essere di così piccole proporzioni e di così tenue rilievo, da non esser più discernibile a pochi passi di distanza. Ora, siccome sulle aste delle insegne si trovavano infilate varie di tali imagines talvolta sino a cinque, l’una sopra l’altra, se fossero state fuse massiccie avrebbero avuto un peso sproporzionato; tanto meno poi avrebbero potuto essere coniate di tal grandezza e con sì forte rilievo. Inoltre, le imagines, ossia i dischi ornamentali coll'imago, non avevano certamente il rovescio ornato di rilievi come i medaglioni, perchè non era visibile; esse venivano invece rivestite d’una lastra sottile, su cui era assicurata una staffa di bronzo da infilarvi l’asta dell’insegna; ciò almeno si rileva dall’interessante ritrovamento di Niederbieber. Finalmente le imagines, se anche di bronzo, erano dorate; l’esemplare sovraccennato, quantunque d’argento, conserva le vestigia della doratura; invece i medaglioni con doratura antica sono notoriamente rarissimi. Tutti questi motivi escludono l’ipotesi che i medaglioni abbiano servito da imagines sui signa.

Anche l’uso dei medaglioni d’oro come decorazioni da portarsi, fornite d’un appiccagnolo, è contrario al carattere del medaglione antico. È vero che tanto le solite monete d’oro e d’argento quanto anche i medaglioni, furono usati poi come gioielli, e quindi si trovano legati talvolta con più o meno lusso; ma siccome queste incastonature, che spesso sono eseguite senz’alcun riguardo pel conio, oppure anche il solo appiccagnolo, non appaiono fatti contemporaneamente alla moneta ma bensì adattati più tardi ad essa, se ne può concludere che questa non era destinata originariamente ad essere portata appesa.

Un’altra ipotesi è quella che considera i medaglioni come prove di conio degl’incisori, che si sarebbero raccomandati per mezzo di esse alle persone più influenti. Noi però dubitiamo che si sia potuto concedere agli artisti di coniare a questo scopo dei pezzi che presentano tutti i ca-