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280 federico kenner

perchè essi non possedessero tutte le proprietà della moneta, ma perché i ricordi che vi si annettevano, e l’esecuzione artistica, conferivano loro un pregio superiore al valore monetale.

Del resto, tale questione non ha importanza pratica, poiché il numero dei medaglioni era ristretto per sé stesso, e certamente fu ancor più ristretto quello dei medaglioni che realmente furono adoperati come moneta.

Anche altri usi, come per oggetti d’ornamento, ecc., non hanno a che fare col nostro scopo. Invece bisogna mentovare due ipotesi, delle quali la prima è tuttora abbastanza diffusa, e l’altra incontra pure un certo favore.

Una di tali ipotesi è quella che i medaglioni di bronzo abbiano servito anche da imagines sulle insegne militari.

Ma ciò non è sostenibile, ove si raffrontino colle riproduzioni dei signa nei bassorilievi romani, specialmente sepolcrali. Le imagines presentano caratteri addirittura opposti a quelli dei medaglioni. Esse ci offrono il busto dell’imperatore di faccia, il che, com’è noto, non si riscontra nei medaglioni romani fuorché eccezionalmente, in alcuni di quelli degli ultimi tempi. Sulle imagines non si vede mai accennata in nessun modo una leggenda; invece il busto vi è circondato, senza lasciare quasi spazio alcuno, da una corona d’alloro che sporge ad alto-rilievo. Oltre a ciò, il rilievo delle imagines nei signa è molto più forte che nei medaglioni, e doveva anche esserlo per ottenere, all’aperto, l’effetto che si desiderava.

Evidentemente, o venivano fuse vuote, oppure lavorate a sbalzo; ciò si può dedurre anche dal loro diametro che è molto maggiore di quello dei medaglioni. Nei bassorilievi questa differenza è visibilissima se si confronta la grandezza delle imagines colla testa del signifer, che si trova per lo più vicinissima ad esse. Una imago lavorata a sbalzo, rinvenuta a Niederbieber, ha circa 19 centimetri di diametro, mentre il più grande fra i medaglioni d’oro, quello di Valente (conservato nel Gabinetto Imperiale di Vienna), non misura che 9,5 centim. di diametro; i grandi bronzi ed i medaglioni di bronzo non raggiungono che