Pagina:Rivista italiana di numismatica 1889.djvu/300


il medaglione romano 279

vien impiegata per aumentare l’effetto pittoresco, col porre sul disco d’argento, a certi punti che si vogliono far risaltare, sottili lamine d’oro che si sottopongono al conio, oppure col racchiudere un disco di rame in un anello di bronzo giallo. In questo processo non si può disconoscere l’intenzione di ottenere una moneta che si distinguesse già pel suo aspetto dalle monete ordinarie.

Le monete pesanti insomma si addimostrano come una sorta di conii che non erano destinati, come la moneta ordinaria, a servire pel commercio quotidiano, quantunque avessero pel resto tutti i caratteri della moneta; esse in una parola, sono monete distinte da quelle ordinarie per la forma esterna, e destinate senza dubbio ad essere usate in occasioni solenni, come lo dimostra la loro accurata esecuzione.

Lo scopo del presente studio, come si è detto dapprincipio, essendo quello di fornire la prova che i medaglioni erano suscettibili di aver corso, a rigor di termine noi potremmo dispensarci dall’esaminare la questione del modo in cui fossero poi adoperati da coloro che li ricevevano.

Che i medaglioni potessero circolare come monete, insieme alle monete comuni, lo si ammetterà certamente per l’epoca in cui venivano emessi, cioè sino a che l’unità monetaria su cui erano basati, aureo, denaro ed asse, si manteneva invariata in peso e titolo del metallo. Non sono rari gli esemplari di medaglioni non bucati (che quindi non furono portati come ornamento) eppure logori, e talvolta anche tosati.

Tuttavia, all’uso comune dei medaglioni si opponevano talora varie circostanze, le quali d’altra parte non hanno nessun rapporto colle proprietà del medaglione come moneta. Nel maggior numero dei casi potranno essere stati conservati per ricordo ed esser passati per eredità, di generazione in generazione, oppure, dopo di essere passati di mano in mano come doni, potranno essere stati venduti, in tempi di strettezze, con un aggio sul loro valore; infine potranno essere stati deposti nella tomba insieme agli estinti (come se ne ha esempio); e tutto ciò, non già