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il medaglione romano 255

in seguito che l’unità ideale di peso per le monete di vario valore coniate in bronzo.

Le monete pesanti, sin dalla loro prima comparsa, sono coniate nello stesso bronzo del sesterzio e del dupondio; esse devono quindi avere per base l’asse quadrantario da grammi 6,8, e non già quello semionciale da gr. 18,6.

Siccome tuttavia, al tempo in cui cominciano le nostre indagini, cioè sotto Galba, il suo peso normale non veniva più mantenuto esattamente, abbiamo preso per base il peso corrispondente al quarto del peso medio effettivo dei sesterzii leggieri; e, trascurando le minime differenze, abbiamo trovato che vi sono fra le monete pesanti senatoriali le gradazioni seguenti: — Monete da 5 assi. — Da 6 assi e mezzo. — Da 6 assi. — Da 7 assi. — Da 7 assi e mezzo. — Da 8 assi. — Da 9 assi. — Da 10 assi. — Da 11 assi. — Da 12 assi.

Abbiamo detto che le minime differenze, provenienti dall’imperfezione della tecnica monetaria antica, furono da noi trascurate; aggiungeremo che in realtà queste differenze non arrivano quasi mai ad un grammo di eccedenza o di ammanco, ciò ch’ò tanto più mirabile in quanto che il calcolo è basato soltanto sulle medie dei sesterzii leggieri, senza tener conto in nessun modo delle monete pesanti; si tratta quindi di risultati ottenuti all’infuori di qualunque considerazione che riguardi queste ultime.

Dopo ciò non occorreranno altri argomenti, credo, per dimostrare che vi erano vere “monete pesanti senatoriali” “medaglioni di bronzo senatoriali”; e che erano multipli dell’asse quadrantario, anzi che lo erano tanto perfettamente da seguire le oscillazioni del peso effettivo di questo, ciò che prova lo stretto rapporto in cui stavano colla moneta spicciola. Come adunque vi erano assi doppi e quadrupli (dupondii e sesterzii), vi erano anche pezzi da 5, da 6, da 7 assi, ecc.

E si noti che, se nel Gabinetto Imperiale non abbiamo che un solo medaglione senatoriale da 12 assi, come pure uno da 11, due da 9, due da 7 e mezzo, cinque da 10, nove da 8, dieci da 7, ne abbiamo quarantasette da 6, sessantadue da 5 e mezzo, e ben trecentocinquantasei da 5.