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dire che, ai 14 marzo 1858, il re Vittorio Emanuele II volendo che suo figlio Umberto, principe ereditario, che in quel giorno compiva il 14° anno di età, entrasse a fare parte dell’esercito, lo nominò capitano di fanteria e lo fece inscrivere nei ruoli del 3° reggimento (brigata Piemonte).

Nel 250° anniversario della brigata alla quale appartenne, re Umberto inviò al comandante della medesima un telegramma che, con gentile pensiero, venne riprodotto come epigrafe nella medaglia commemorativa, che qui descriviamo:

Diamm. mm. 59.

D/ — Testa nuda a sinistra di Umberto I re d’Italia. Sotto il taglio del collo, a destra: SPERANZA.. In giro: 250° ANNIVERSARIO DELLA BRIGATA PIEMONTE. In basso, fra due stellette a cinque punte: 22 GIUGNO 1888.

R/ — In tutto il campo, in quindici linee, epigraficamente disposte: ASSISTO COL PENSIERO ― E COLL’AFFETTO — ALLA COMMEMORAZIONE — DEL 250° ANNIVERSARIO ― DELLA BRIGATA PIEMONTE ALLA QUALE RICORDO SEMPRE ― CON LA PIU’ VIVA SODDISFAZIONE ― DI AVER APPARTENUTO — HO FEDE SICURA — CHE IL 3° E 4° REGGIMENTO — SAPRANNO IN OGNI EVENTO — CONFERMARE LA LORO — GLORIOSA TRADIZIONE — CHE OGGI ONORANO — UMBERTO.

Le feste commemorative furono celebrate in Napoli, dove la brigata trovavasi di stanza; ebbero luogo il 22 giugno; e della bella medaglia qui descritta ne furono coniati 2500 esemplari in bronzo per tutti i soldati appartenti o che già avevano appartenuto alla brigata. Un esemplare in oro fu presentato a Sua Maestà, e varii in argento furono coniati per