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Nel 1622 la Dieta dell’Impero, giudicando in contumacia contro gli abitanti delle Valli, dichiarò a favore di Gian Giacomo Teodoro Trivulzio1 lo stato di Musocco e gliene diede rinvestitura col titolo di Principe del Sacro Romano Impero e della Valle Mesolcina

2.

Investitura affatto platonica, che Ferdinando II non poteva imporre le decisioni della Dieta imperiale alle Tre Leghe, e il Trivulzio, se appoggiato dal partito cattolico e spagnolo, aveva però contro gran parte de’ Mesolcinesi e tutti i riformati Grigioni. Invano egli spedisce il Cav. N. Cattaneo a riscaldare i tiepidi partigiani3; lo stesso Giovan Antonio Giojero4, uno de’ più zelanti e turbolenti capi

    Libri X, Coira, 1716. — Glutz Blozheim. Die Geschichte der Schweizerischen Eidgenossen. Zurich, 1816. — L. Troug. Storia della Riforma dei Grigioni. — Bucelinus Gabriel. Rhaetia Etrusca, ecc. Augusta, 1666. — Cesare Cantù. Storia della Diocesi di Como. Milano, 1827. Lo stesso autore: Il sacro Macello di Valtellina. Firenze, 1853, ecc. ecc.

    Anche Carlo Botta dà un breve ma chiaro santo di questo periodo nel libro XIX, Tomo V della sua Storia d’Italia. Capolago, 1853.

  1. Del ramo dei Conti di Melzo, nato a Milano nel 1596, morto a Pavia il 8 Agosto 1656. — Litta, op. cit. Famiglia Trivulzio. Tav. IV.

    Sposò una Grimaldi dei principi di Monaco; rimasto vedovo ottiene il cappello Cardinalizio da Urbano VIII nel 1629. Filippo IV di Spagna lo nomina viceré d’Aragona, di Sicilia e Sardegna, nel 1655 governatore e capitano generale dello Stato di Milano. Fu l’unico Milanese al quale gli Spagnoli diedero il supremo governo del Ducato.

  2. Argelati. Biblioth. Script. Mediolanensium. Mediol. MDCCXLV. Tomo II. Parte I, col. 1530.
    Sprecher. Historia. Op. cit., pag. 866, dà il diploma di nomina ai 22 Febbraio 1622.
    Litta. Op. cit. Famiglia Trivulzio, Tav. IV ed ultima.

  3. Sprecher. Historia. Op. cit., pag. 363.
    Lavizzari. Op. cit., lib. VII, pag. 247 e 261.
  4. Giovan Antonio Giojero nel 1608 solleva la Calanca contro i ministri evangelici, l’anno dopo è nominato podestà di Morbegno, carica che fruttava 1200 fiorini (Vedi la Reformation von 1603, pubblicata nel