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176 | francesco gnecchi |
renzio Lucano; e così anzi la spiegazione sarebbe più semplice 1. In questo caso il tipo della Vittoria che incorona la testa, rappresentato nella moneta, resterebbe unico nella famiglia Terentia, per essere poi adottato due secoli più tardi dal triumviro Salvie Ottone nel Gran bronzo battuto per Augusto, di cui abbiamo più sopra descritto una varietà.
M. Antonius — L. Sempronius Atratinus.
(Anno 35 36 a. C).
19. Gran bronzo. Dopo il N. 14 di Babelon.
D/ — M • ANT • IMP • TER COS • DES • ITER • ET • TER • III • VIR • R • P • C (Marcus Antonius Imperator tertio, consul designatus iterum et tertio, triumvir reipublicae constituendae).
Teste accollate di M. Antonio e d’Ottavio a destra, e in faccia quella d’Ottavia.
R/ — L • ATRATINVS AVGVR COS • DES • F • C • (Lucius Atratinus augur consul designatus flandum curavit).
Galera alla vela diretta a destra. Sotto Γ e la Triquetra.
(Tav. III, N. 18).
I pochi e rarissimi bronzi conosciuti di M. Antonio e L. Sempronio Atratino portano tutti la testa di M. Antonio e d’Ottavia (V. Babelon, Sempronia N. 15 a 18). Quello ora descritto è quindi l’unico in cui appaja anche la testa di Ottavio accollata a quella di Marc’Antonio. Di straordinaria bellezza questo bronzo in confronto ai simili contemporanei, i quali
- ↑ Babelon cita questo denaro in una nota alla famiglia Terentia e lo dà positivamente come ibrido. Non vedo però una seria ragione che impedisca di poterlo ritenere un denaro legittimo, appartenuto fors’anche a un altro L. Sempronio sconosciuto.