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162 | francesco gnecchi |
la spiegazione piana e naturale di Cavedoni e di Babelon: M • ANTONIVS MARCI FILIVS FILIVS, con pieno accordo dell’epigrafia della paleografia della storia.
AXIA.
L. Axius Naso.
(verso l'anno 69 a. C).
5. Asse. — Dopo il N. 1 di Babelon.
D/ — Testa di Giano in una corona d’alloro. Sopra I.
Ai lati nel campo NASO.
R/ — Testa di Giove a destra in un circolo di perline.
(Tav. III, N. 13).
Come giustamente osserva Babelon, e aveva già osservato Eckhel, queste monete di bronzo che la consuetudine attribuisce alla famiglia Axia, andrebbero meglio classificate fra le coloniali. Ma, seguendo l’uso, ho collocato qui anche la mia, senza intendere con ciò di provare che alla famiglia Axia veramente appartenga. — Nel Catalogue d’une collection Romaine en vente à l’amiable pubblicato da Rollin et Feuardent trovo un asse (N. 601 bis) molto simile al mio, ma attribuito alla famiglia Oppia perchè porta nel dritto la leggenda OPPI 1 — Il mio esemplare non è di bella conservazione ma, se le lettere N A alla destra della testa di Giano non sono distintissime, mi sembrano indiscutibili le altre due S O alla sinistra.
- ↑ Probabilmente il medesimo che Babelon descrive al N. 8 (Oppia) come appartenente al Museo Britannico.