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158 francesco gnecchi

denaro della Julia 1 e un esempio ancora più vicino al nostro, l’abbiamo nell’altro tipo dell’aureo di M. Antonio e Antillo, posseduto dal Museo di Berlino (Bab. N. 92) sul cui rovescio, ossia sulla faccia che rappresenta Antillo, così continua la leggenda relativa a M. Antonio padre:

COS • ITER • AESIGN • TERT • III • VIR • R • P • C •


Ma è l’altra questione, quella delle due lettere finali della leggenda d’Antillo, che diede luogo a tante incertezze d’interpretazione, senza che si potesse venire ad una conclusione la quale conciliasse la paleografia coll’interpretazione della leggenda stessa. Se si leggeva: F • E • oppure E • E •, mancava l’interpretazione o conveniva accontentarsi di una un po’ stiracchiata. Se si leggeva invece: F • F •, l’interpretazione scaturiva assai naturale, e corroborata da altri esempii epigrafici, quantunque nuova nella numismatica; ma bisognava vincere l’offesa che si arrecava o per dir meglio che si credeva d’arrecare alla paleografia. E da questo bivio non si poteva uscire, finché le due lettere finali apparivano veramente come due E, e finché nessun altro esempio provasse che le F potevano essere scritte a quel modo.

Conviene tener nota che l’aureo è estremamente raro e non è quindi che su di un numero assai limitato d’esemplari che l’occhio indagatore del numismatico può fare le sue ricerche.

Eckhel ne vide due esemplari, quello del Gabinetto di Vienna e quello del Gabinetto del Re di Francia; ma per una fatale combinazione ambedue avevano un guasto precisamente alla fine della leggenda con-

  1. Vedi questi stessi appunti alla famiglia Julia.