Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
appunti di numismatica romana | 157 |
M. Antonius, M. Antonius filius.
(Anno 32 o 33 av. C).
4. Aureo. — Dopo il N. 91 di Babelon.
D/ — ANTON • AVG • IMP • III ― COS • ∆ES • III • III • V • R • P • C • (Antonius augur, imperator tertio, consul designatus tertio, triumvir reipublicae constituendae).
Testa nuda di M. Antonio a destra. Sotto un punto o globetto.
R/ — M • ANTONIVS • M • F • F • (M. Antonius Marci filius, filius).
Testa nuda di Antillo a destra.
(Tav. III, N. 2).
L’interessante e rarissimo aureo di M. Antonio col figlio merita che ci soffermiamo a fare qualche osservazione più paleografica che storica, e che ritorniamo su di una questione d’interpretazione già più volte sollevata e dibattuta, la quale ora, grazie ad altro esempio trovato a caso e che accennerò più innanzi, mi pare si possa considerare come definitivamente sciolta.
La prima delle due osservazioni è quella relativa al δ greco, in sostituzione del d latino nella leggenda del dritto e che costituisce la differenza (oltre a quel punto o globetto sotto la testa di M. Antonio, che non sembra fatto a caso, per quanto io non riesca a indovinarne il significato), tra il mio esemplare e quello descritto da Cohen e da Babelon. Non è però un caso nuovo, giacché il δ non solo come sigla, ma come semplice lettera frammista alle latine nelle leggende monetarie di quest’epoca lo troviamo in parecchie altre monete, specialmente della stessa famiglia Antonia, che pare si compiacesse di tali affettazioni ellenistiche. Lo troviamo ancora in un