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146 arturo g. sambon

Giova raffrontare questa monetina con quella edita dal Millingen (Ancient coins ecc., London 1831) e di nuovo, poi, dal Garrucci a tav. LXXXIX, N.° 30, la quale ha duplice iscrizione; greca, cioè, attorno alla testa, ed osca al rovescio. Tra gli oboli di Fistelia, che al riverso, hanno il tipo cumano della conchiglia e grano d’orzo, è questo, del Millingen, l’unico che presenti la testa col collo; mentre tutti gli altri oboli con sola epigrafe osca, e quello totalmente anepigrafe del Museo Britannico, hanno soltanto la faccia.

Il Fabretti poi riportò una monetina con epigrafe greca, descrivendola sine collo; ma la citazione ch’ei fa del Friedländer, rende certa l’inavvertenza. Ho voluto ricordare queste particolarità, poiché messe a riscontro colla nostra monetina, che, tranne la variata epigrafe, offre le identiche diversità dell’obolo del Millingen, permettono di dire interessante questa nuova varietà, che, colmando un vuoto, determina cosi, siccome una graduata trasformazione di tipo, dall’obolo d’ambo i lati anepigrafi, a quello che ci presenta, insieme alla scritta osca, il nome greco ΦΙΣΤΕΛΙΑ.

L’epigrafe offre là solita forma retrograda: , tracciata in modo, che le sommità delle lettere si trovano sempre rivolte verso il viso.


LUCANIA OCCIDENTALIS.


LAUS.


T. H. ob.

D/ — Bue androprosopo retrospiciente. Sopra .

R/ — Ghianda. A destra ΛΑ di giù in su.

Arg. gr, 1,05 (c1).