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alcune monete inedite di magna grecia 145

riportato dal Garrucci, al N. 22 della tav. LXXXVIII, ci presenta e leggenda, e tipo, e sigla, tutto rivolto a manca. Questa inversione completa, e la leggenda erronea, colla varietà dello stile, assai meno accurato che non in altre nolane, farebbe credere possibile una di quelle imitazioni di popoli limitrofi, delle quali non mancano esempi nella monetazione della Magna Grecia. Graziosissima è poi questa monetina della raccolta del Duca di Caianiello, la cui variante, più che a capriccio, si deve ad inavvertenza di zecchiere. È un bronzo di Teano, in cui la leggenda , nell’esergo del rovescio, è capovolta; di modo che le estremità inferiori delle lettere sono rivolte verso la sbarra, su cui poggia il bove. — Occorre poi, di frequente, trovare nelle leggende le lettere rivolte. Sono di mia collezione: un didramma tarantino, coll’ippocampo, che ha TAЯAZ; una dramma di Velia — VƎΛΗ; — un didramma crotoniate — ΟΡϘ; — un didramma napoletano di tipo arcaico — ; — e via dicendo. Questo andamento contrario delle lettere, circoscritto ad un’epoca determinata ed immediatamente consecutiva, o contemporanea della scrittura retrograda, ci accenna l’incertezza della transizione grafica. Interessanti, per questo riguardo, sono le monete cauloniate, aventi, sul dritto, l’epigrafe da sinistra a destra, e, sul riverso, la medesima in senso retrogrado.

Torniamo a Fistelia. Importante è la seguente varietà:

Obolo.

D/ — Testa virile, di prospetto, con tutto il collo. Attorno .

R/ — Conchiglia, acino d’orzo e delfino.

Arg. Peso gr. 0,73 (f. d. c.)