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alcune monete inedite di magna grecia | 143 |
ostile, esprime un concetto che ha molta analogia col precedente. Il serpente difendeva ad Atene l’Acropoli, tutti sanno; e gli si tributava ogni mese l’offerta di pani di miele. Pausania narra d’un prodigio a proposito d’un serpente, per cui fu salva la città. Spessissimo è memoria d’un nume tutelare, sotto le spoglie del serpente. Sulla nostra moneta, in atteggiamento di chi minaccioso si riscuote ad un pericolo che sovrasta, può dimostrare egualmente, e con molta evidenza, il pericolo, onde la città scampò, por opera di una divinità benevola.
METAPONTUM.
Didramma.
D/ — Testa di donna a a. Dietro ΣΥ. Dinanzi graffita, a lieve tocco di punta, la seguente denominazione: ΑΤΕ ΙΡΑ.
R/ — Spiga, e dappresso ΜΕΤΑΒΟ.
Arg. Cfr. Carelli, tav. CL, N. 49.
Riporto questo didramma, poiché fu da molti sostenuto si dovesse ravvisare, nella testa del dritto, una rappresentazione dell’eroe Metabus. Il Garrucci che, a quanto pare, non vide alcun esemplare di questa moneta, poiché non la riporta nelle sue tavole, dice che non può essere Metabus, poiché, secondo le tavole del Carelli, è alle volte testa virile (N. 49) ed alle volte testa di donna (N. 50), Il mio esemplare, di buona conservazione, addimostra una massa abbondantissima di capelli, di cui parte si raggruppa a ciuffi in sulla fronte e presso alle tempia, parte è ravvolta in trecce, siccome osserva il Minervino Questa nostra moneta corrisponde appunto al N. 49 del Carelli; e quindi ci addimostra che il pro-