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studii economici sulle monete di milano | 61 |
7 e 1/2 come attualmente, manifesto è, che equivale ad una e mezza, per cui le lire 100 del 1604 divengono realmente ed equivalgono a 150 da pagarsi in adesso.
Verità così palmare, se conobbero, non abbastanza bene ed esattamente espressero i Giureconsulti, che statuirono sulle obbligazioni del mutuatario nei codici europei dei giorni nostri. Il codice francese benché obblighi, è vero, in generale il debitore alla restituzione delle cose nella stessa quantità e qualità, che furono date e, nella impossibilità di soddisfarvi, a pagarne il valore; con che sembra che sul famoso testo di Paolo riportato nel precedente Capo non che sugli scritti forse del celebre monetografo pubblicista, quei compilatori repubblicani abbiano avuto fisso l’occhio, certo sarà sempre, che per riguardo al danaro la questione non fu propriamente né considerata né definita, avvegnacché non vi si legge in parole esplicite obbligata la restituzione sull’equa base dell’intrinseco nobile puro metallo ricevuto, qualora manchi l’originaria moneta data. Nemmeno il codice vigente ha provveduto come doveva, in quanto che per le monete che cessarono d’aver corso prescrive la restituzione con altre che prossimamente si avvicinino, termine vago e sconveniente, che inchiude l’ignoranza della Docimastica, e che non é atto per niente a misurare esattamente il giusto ed a troncar le liti. Eppure la Francia é il paese più dotto d’Europa, e l’illustre Sacy vi fioriva nell’epoca in cui si pensò alla grand’opera di dar leggi al popolo nell’idioma che parla, onde conoscere le possa. Vienna similmente contava nel 1812, che fu l’anno della pubblicazione austriaca, un Eckel che spaziava da sovrano maestro negli immensi campi dell’erudizione greca e romana (Doctrina nummorum veterum,