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34 | umberto rossi |
lacuna nei copialettere ci toglie di sapere come il nostro artista abbia ultimata la fabbrica; lo troviamo però anche negli anni seguenti al servigio di Lodovico, che accompagnò nel 1499 ai bagni di Abano, dove rimase dai 7 ai 20 di giugno1.
In questo stesso anno Ermes tornò ancora ad occuparsi di architettura, avendolo il suo padrone preposto alla fabbrica di un palazzo in Castelgoffredo2. Come già prima per la cappella, egli si recò in quel paese con pieni poteri; fece venire da Ostiano diversi operai e si adoperò tanto, che l’edificio, cominciato in agosto, nell'invemo era quasi terminato.
L’ultimo lavoro d’architettura a cui si applicò, fu il palazzo Gonzaga in Gazzuolo. Il vescovo Lodovico faceva ristaurare il castello antico trasformandolo in una sontuosa fabbrica, adorna di sculture e di marmi, ed Ermes era specialmente incaricato di questo rifacimento3. Oggi il superbo palazzo non esiste più; ma dai frammenti architettonici, capitelli, stipiti, architravi e bassirilievi diversi che ancora si vedono, sparsi in diverse case a Gazzuolo, si può arguire quanta fosse la magnificenza di quell’edificio, che
- ↑ Arch. sudd. Cart. sudd. — Lettera a Tommaso Pasqualino a Venezia, da Quingentole, 26 maggio 1499.
- ↑ Arch. sudd. Cart. sadd. — Commissario Castrigiuffredi. Venirà lì d. Hermes nostro marti o mercori proximo, qual informato del tutto satisferà circha li legnami e vui interim fareti provedere alle grade et pertegoni; similiter lui si risciolverà cum li magistri da cazole et quelle x opere. Resta che vui instati che li siano prede, sabia et calcina secundo el bisogno et faciati preveder de alogiamento per 20 opere brazente che nui facemo venir da Hostiano. Quingentulis, 27 iulii 1499. — Vedi anche le lettere al Comune d’Ostiano, 27 luglio 1499; al commissario d’Ostiano, 31 luglio 1499; al commissario di Castelgoffredo, 2 agosto 1499.
- ↑ Arch. sudd. Cart. sudd. — Lettera a Gian Francesco Cornacchia, da Gazzuolo, 7 maggio 1501.