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bibliografia | 493 |
Brambilla Camillo. — Tremisse inedito al nome di Desiderio re dei Longobardi. Pavia, F.lli Fusi, 1888.
In questo suo opuscolo, il ch. autore delle Monete di Pavia illustra un tremisse inedito, di cui egli già da tempo conosceva le impronte, ma che solo recentemente gli riuscì di acquistare e di potere studiare a suo agio. È del tipo stellato; reca nel diritto il nome del re longobardo, e nel rovescio una leggenda che il Cav. Brambilla interpreta: FLAVIA SIDRIO, attribuendo la moneta a Sutri non lungi da Viterbo. Questo tremisse sarebbe stato coniato da Desiderio nel 772-773, durante la sua spedizione contro Boma; sarebbe quindi fra le ultime monete battute dai Longobardi in Italia.
L'opuscolo del Cav. Brambilla ci dà anche la fotografia della moneta.
Promis Vincenzo. — Monete di Gio. Battista Falletti, conte di Benevello. Torino, Loescher, 1888.
Breve ma interessantissimo scritto, intorno ad una nuova zecca italiana, da aggiungere a quelle registrate nelle Tavole Sinottiche dell’autore.
Si tratta di due monete (la prima, conosciuta soltanto nelle tariffe, l’altra effettivamente acquistata dallo stesso Comm. Promis pel Medagliere di S. M.), le quali sarebbero state coniate dal nobile piemontese Giovanni Antonio Falletti, conte di Banevello, che comandava un reggimento di fanti italiani ai servigi di Carlo V.
Il ch. autore non si pronuncia intorno al luogo di coniazione, esprimendo soltanto genericamente l’idea che tali monete siano uscite da qualche officina della Germania. Ad ogni modo, secondo lo spirito delle Tavole Sinottiche, le monete di Gio. Ant. Falletti dovrebbero, crediamo, essere classificate sotto «Benevello».
E ci sia permesso in questa occasione di esprimere un desiderio vivissimo, condiviso da molti, che cioè il benemerito Comm. Promis si lasci indurre a dare alle stampe una seconda edizione delle sue indispensabili Tavole, la quale è resa necessaria dalle molte scoperte e pubblicazioni fatte nel ventennio che ormai si compie dalla prima.