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spigolature d’archivio | 489 |
di Como e feudataria di Musso. Per decreto 14 febbraio 1456 la suddetta gentildonna veniva prosciolta “ab imputatione pecuniarum falzarum”1.
DUE ASSAGGIATORI DELLA ZECCA DI GENOVA
IN MILANO, nel 1492.
Togliamo dal Carteggio diplomatico dell’Arch. di Stato milanese il seguente documento. È diretto al duca di Milano.
Ill.mo et ex.mo S. mio singularissimo. El Mag.co Governatore e li deputati sopra le monete mandano doy de li asazatori de la cecha de questa Comunità, al Ex.tia V.ra si como quella ha rechiesto per fare il paragone de la bontà del argento del grossone de quella col suo. Et a satisfatione loro li ho accompagnati de questa mia. In bona gratia de la Celsitudine V.ra divotamente maricomando. Genue XI maij 1492.
Ejusdem Sublimitatis vestre
fidelissimus servitor
Conradus Stanghe.
- ↑ Archivio di Stato di Milano. Reg. ducale V, fol. 363 tergo.