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una medaglia inedita del museo di brera 477


Oltre a questi documenti, l’Archivista Dr. Dobel ebbe la cortesia di comunicarci queste altre notizie biografiche, desumendole dagli atti custoditi nell’Archivio: “Gerolamo Fugger non si curava nò di commercio né dell’amministrazione dei beni, si occupava invece di studi, oppure viaggiava; per qualche tempo ebbe intenzione di farsi sacerdote, talché spesso lo si chiama das Pfäfflein, il pretino. Nell’anno 1562 stipula coi suoi tre fratelli. Marco, Giovanni e Giacomo, un patto, a termini del quale egli rinuncia in loro favore, contro un vitalizio di 15000 fiorini, all’eredità paterna e fraterna; nel caso tuttavia che egli si ammogliasse, e lasciasse discendenti maschi e laici, competerebbe a costoro una somma di 100 mila fiorini. Dopo ciò egli si recò in Italia e per tre anni non diede notizia di sé. Nel 1565 annunciò da Bologna ai suoi fratelli ch’era in procinto di sposare una Porzia Malvezzi. Il matrimonio però non ebbe luogo, anzi ne derivò un processo intentato dai Malvezzi ai Fugger1, processo che finì per la morte improvvisa di Gerolamo, il quale era stato richiamato e trattenuto in Germania dai suoi fratelli”.

In base a questi dati intorno alla vita di Gerolamo Fugger, dobbiamo concludere che la nostra medaglia è stata eseguita nel periodo di tempo fra il 13 novembre e la fine di dicembre del 1549, altrimenti non vi sarebbe concordanza fra il diritto ed il rovescio. Nel diritto infatti è rappresentato Gerolamo Fugger “nel suo decimosettimo anno”, nel rovescio si legge la data “M.D.XLVIIII”.; ora, il nostro giovinetto non era entrato nel suo decimosettimo anno che il giorno 13 novembre dello stesso 1549.

  1. Di questo processo si parla anche in un dispaccio dell’ambasciatore veneto in Roma, riferito dal Mutinelli.