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462 | giuseppe ruggero |
queste monete già pubblicate e studiate, quantunque sopra alcuni multipli del testone si veda impresso lo stemma Adorno, ma solamente quella, per ora molto limitata, delle monete che si conoscono coniate in proprio nome, cioè il ducato ed i denari minuti.
1. D/ — : AVGustinus: ADVRNVS: GVBernator: Ducalis: IAnuæ.
Castello sormontato dal biscione, e fiancheggiato da due A coronate, ognuna tra due globetti.
R/ — : CON: RADVS: REX: ROMAnorum: S: A •
Croce in cerchio di 8 segmenti con globetti agli angoli interni ed esterni.
Ducato d’oro — C1 — ― Peso gr. 3,47.
(Gabinetto Numismatico di Brera) (V. Fig. 2).
2. D/ — AVgustinus — Adurnus Gubemator
Castello che divide a metà la leggenda inferiormente.
R/ — • Conradus • — • Rex • — • Romanorum • — FS.
Croce che divide la leggenda in 4 parti.
Lega — Denaro minuto — C — Peso gr. 0,45.
(Collezione dello scrivente) (V. Fig. 8).
3. — Come il precedente ma con varianti nel conio.
Due lettere del zecchiere in nesso, delle quali la prima è un N e la seconda pare un G.
C3 — Peso gr. 0,29.
(Collezione dello scrivente).
7. Come il precedente. — Zecchiere N G in nesso.
Varietà di conio, e specialmente la croce molto larga.
C2 — Peso gr. 0,35.
(Collezione dello scrivente) (V. Fig. 4).
5. Come i precedenti. — Zecchiere M P in nesso. Le lettere al rovescio non hanno i punti.
C3 — Peso gr. 0,285.
(Collezione dello scrivente).
L’unico esemplare del ducato che si conosca per ora, è questo posseduto dal Museo Numismatico di Brera a Milano, ed era inedito per il disegno ma non