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436 | umberto rossi |
2. — Diam. 40.
D/ — Simile al precedente.
R/ — MARCHIO • COMES • ROTI •
Un fulmine alato1.
(Tav. XII, N. 2).
3. — Diam. 40.
D/ — Simile al precedente.
R/ — MARCHIO • COMES • ROTI •
Un fuoco ardente: sotto vi è un nastro su cui è inciso il motto — PROBITAS • LAVDATVR 2.
(Tav. XII, N. 3).
4. — Diam. 40.
D/ — Simile al precedente.
R/ — DIVA • ANTONIA • BAVTIA • DE • GONZ • MAR.
Busto a destra d’Antonia del Balzo coi capelli in una reticella, rattenuti sulla fronte da un nastro.
(Tav. XII, N. 4).
5. — Diam. 40.
D/ — Simile al rovescio della medaglia precedente.
- ↑ Il fulmine alato era impresa personale di Gian Francesco, che venne adottata in seguito anche da suo nipote Vespasiano duca di Sabbioneta: nel palazzo ducale di questo paese si vede ancora insieme a molte altre imprese gonzaghesche in una sala dipinta da Bernardino Campi. Questo fulmine è esattamente copiato da quello dei medii bronzi d’Augusto.
- ↑ Anche questa è impresa personale di Gian Francesco, che ho vista ripetuta in un quadrello di maiolica da pavimento, proveniente forse dal distrutto palazzo Gonzaga e che oggi è infissa nella facciata della chiesuola di S. Rocco a Gazzuolo.
figura. È curioso come i diversi autori che hanno descritta la medaglia abbiano data ognuno una differente interpretazione al personaggio di sinistra: lo Zanetti (Zecche e monete d’Italia, tomo III, 123) nelle note all’Affò, lo dice un Ercole basandosi forse sulla muscolatura molto accentuata della figurina; il Litta (Famiglie celebri d’Italia) seguendo lo Zanetti lo dice pure Ercole: gli autori del Trésor de numismatique et glyptique lo credono Marte incatenato, e così l’Armand; finalmente il Molinier vi ravvisa solamente un prigioniero.