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Vendita Quelen. — Les Dieiux s’en vont, e se ne vanno anche le grandi Collezioni numismatiche. La Collezione d’Amécourt inaugurò l'anno scorso la serie delle grandi vendite. Seguì nei primi mesi dell’anno corrente la vendita Belfort, certo non paragonabile alla prima, pure degna di nota e della quale abbiamo dato un cenno nel primo fascicolo della Rivista, e finalmente nel maggio scorso ebbe luogo la vendita della Collezione Quelen, la quale se non poteva reggere al confronto della d’Amécourt per la scelta e pel numero degli aurei, di cui quella era esclusivamente composta, poteva però starle molto da vicino per l’importanza complessiva, contenendo gran numero di pezzi e grandi rarità in tutti i metalli.
Le prime due furono vendute dagli stessi proprietarii; quest’ultima dagli eredi del fu visconte di Quelen, mancato ai vivi nel 1887. E così sono cessate tre delle più importanti Collezioni di monete Romane che esistevano in Francia. È sempre doloroso il vedere disperso in pochi giorni quanto un amatore ha messo insieme in tanti anni di cure, di fatiche e di spese; ma d’altronde, se così non fosse, come potrebbero formarsi i nuovi raccoglitori e le nuove raccolte? Da un male nasce un bene, dalla distruzione sorge una nuova creazione, e, come nella natura, tutto si avvicenda, si succede e si trasforma, ma nulla va perduto, così le collezioni si sciolgono e si ricompongono e le monete passano dall’una all’altra mano, permettendo in tal modo