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una col tempietto ed insignita nel diritto col busto dell’Imperatore, di profilo, con sotto la spalla l’iniziale F, (260)1; una ne attribuisce a Milano, simile alla precedente e con sotto alla spalla l’iniziale M, (252); ed una a Venezia colla sigla V, (265), dal Gariel attribuite a Carlo il Calvo.
— In totale annovera non più di trenta monete battute in Italia sotto il regime e l’impero di Carlomagno. Se però il ch. Autore non avesse trascurato, come fece, di ricorrere ai nostri Musei, e di consultare oltre quella del Massagli le opere ultimamente pubblicate dai nostri più celebrati numismatici, quali Cordero di San Quintino, Barsocchini, Promis, e le più recenti del Biondelli, del Brambilla e de’ fratelli Francesco ed Ercole Gnecchi, avrebbe potuto arricchire di nuove prove e d’interessanti notizie il suo catalogo, e agevolmente raddoppiare il numero de’ monumenti monetari, se non con tipi del tutto nuovi, certo con molte importanti varietà, che così gli sono rimaste sconosciute.
Il sig. Cerexhe chiude il suo libro con un sommario della storia del celebre Sovrano, in cui con sentito amore di patria rivendica alla sua Herstal il sommo onore di aver dato i natali a quel gran re ed imperatore. Quasi appendice al suo bel lavoro, e con evidente opportunità per gli studiosi di questo interessante periodo numismatico, aggiunge una tavola alfabetica dei nomi geografici che figurano sulle monete di Carlomagno, seguita da un’altra tavola di concordanza fra le descrizioni delle monete citate dall’Autore e quelle offerte da Fougères et Conbrouse, Barthólemy, Vétault e Gariel.
C. L.
- ↑ Vedi: Gariel, n. 48.