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alcune notizie sugli intagliatori della zecca di venezia 355

quelle di S. Marco e del Doge. Nell’argento le immagini di S. Marco e del Doge devono essere incise da Vettore, figlio del maestro Antonio da S. Zaccaria e l’altro lato dai figli di Antonello.

Nel 1490, 9 dicembre1, il Consiglio dei Dieci si occupa di una nuova lega per l’argento, trovata da Silvestro Grifo, maestro delle stampe, ed in premio di tale invenzione gli accorda un aumento di stipendio. Egli è indicato in altri più antichi documenti come figlio di Antonello, e quindi il nome di Grifo o Griffo è quello della famiglia di Antonello, che si chiamava “Della Moneta” dalla professione che esercitava.

Lo stesso Consiglio, 10 anni dopo, 27 marzo 15002 elogiando el singular modo et inzegno, trovado con molta sua industria et acuità, per el fedel nostro Zuane da i Relogij, in far et stampar soldi et mezi soldi cum tanta equalità, justeza et rottondità quanta alcuno ha veduto et come ha testificado el gastaldo della Cecha nostra, stabilisce che sieno coniati con tale sistema, non solo i soldi e mezzi soldi, ma anche le lire, i Marcelli ed i Ducati. Le monete di quest’epoca hanno infatti una perfezione di fattura, di peso e sopratutto una rotondità esatta, impossibile ad ottenersi coi sistemi che si usavano fino allora.

Morto Silvestro Griffo, si aumenta il salario nel 31 marzo 15033 a maestro Piero Benintendi veneziano, che da molti anni lavorava in suo aiuto alle stampe delle monete, e nel 28 marzo 15064 esso viene nominato maestro ordinario delle stampe.

  1. Capitolare delle Brocche, carte 65.
  2. Id., carte 74 tergo.
  3. Id., carte 76 tergo.
  4. Id., carte 79 tergo.